Newsletter Salutaria

Newsletter Salutaria n. 29

Numero 29
 

Salutaria è la newsletter mensile di Federsanità ANCI Veneto, si occupa di programmazione socio-sanitaria, sviluppo e integrazione dei servizi per la salute, innovazione in sanità. Ci trovate dentro il meglio delle notizie di sanità regionale (e non solo) dell'ultimo mese.

Per suggerire contenuti da inserire nel prossimo  numero della newsletter, scrivici a federsanitaanciveneto@gmail.com o a info@federsanitaveneto.it. Buona lettura!


EDITORIALE

UN ACCORDO DI COOPERAZIONE
TRA LE FEDERSANITÀ DEL NORD 
E ANCI SALUTE LOMBARDIA 

 

Federsanità ANCI Friuli-Venezia Giulia, Federsanità ANCI Piemonte, Federsanità Anci Veneto e ANCI Lombardia Salute hanno sottoscritto, lo scorso 26 aprile, un accordo per lo sviluppo e la cooperazione in diverse aree tematiche legate alla sanità e al sociosanitario. L’intesa ha dato compimento alla proposta, lanciata a Novara lo scorso dicembre dal Presidente di Federsanità ANCI Piemonte in occasione del laboratorio territoriale dell’Osservatorio di buone pratiche di integrazione sociosanitaria (OISS) di Federsanità-ANCI-AGENAS, di favorire lo scambio di idee e progettualità attraverso le varie Federazioni regionali. L’accordo di cooperazione, che dovrà essere sopposto alla approvazione dei rispettivi organi statutari, avrà durata triennale e potrà essere esteso ad altre Federazioni.

I presidenti e molti componenti delle quattro associazioni che hanno siglato l’accordo si sono incrociati più volte nell’ambito di iniziative dell’OISS che riguardavano le innovazioni dei servizi territoriali, l’integrazione tra sociale e sanitario, l’incontro tra aziende sanitarie, amministrazioni comunali e regionali. Si è trattato di iniziative, sia a carattere regionale sia a carattere nazionale, che hanno suscitato particolare interesse per i temi generali trattati e per la relazione diretta con le tante esperienze innovative di cui sono ricchi i nostri territori. Alla firma dell’accordo ha partecipato in collegamento da remoto, portando i suoi saluti, il Vicepresidente Vicario di Federsanità Nazionale, Giovanni Iacono che ha voluto evidenziare l’importanza della cooperazione tra le Federazioni e l’Associazione ANCI Salute: “questi accordi – ha detto – arricchiscono la Federazione nazionale anche per l’importanza che la Regione Lombardia riveste nelle strategie e nello scacchiere del servizio sanitario. È significativo che questi accordi siano funzionali per portare pratiche positive anche nelle altre Federazioni e sviluppare esperienze e progettualità in ambito sociosanitario. Vedo questo come una base per altre future collaborazioni anche con ANCI Salute”.

“I nostri sistemi sanitari e sociali – ha spiegato il presidente di Federsanità ANCI Piemonte Carlo Picco –  sono sottoposti a forti tensioni che trovano origine in fattori diversi e ben determinati: il fabbisogno di finanziamento, anche considerando il rapporto tra le risorse da dedicare rispetto al PIL, tra spesa pubblica e spesa privata su prestazioni contigue come quelle specialistiche per esempio; il fabbisogno di personale tra imbuto formativo e carenza di vocazioni verso le ‘professioni di relazione’; la transizione epidemiologica dei bisogni di salute che sono ormai orientati verso forme sempre più complesse; la richiesta di prossimità e di accompagnamento che proviene dalla comunità. L’insieme di questi elementi porta il sistema sanitario nazionale verso uno scenario di profondo cambiamento, poiché si sommano tra loro i fattori del finanziamento pubblico, delle dotazioni organiche e delle complessità dei bisogni”.

“In questo quadro – ha aggiunto Picco – agire su uno solo dei macrofattori non è sufficiente, perché anche un eventuale aumento improvviso del Fondo Nazionale Sanitario rischierebbe ormai di perdere la sua potenziale efficacia smarrendosi tra le tradizionali organizzazioni divisionali sanitarie, senza riuscire a rispondere alle richieste che emergono dagli assistiti per una fruizione molto più ordinata e coordinata, finalizzata alla definizione di percorsi e non meramente prestazionale. Fondamentale quindi anche la cooperazione tra territori contigui e con problematiche similari e/o complementari su temi di interesse comune quali: l’emergenza urgenza, la formazione, la separazione tra committenza ed erogazione, la mobilità attiva o passiva, i flussi assistenziali di settori di popolazione (ad esempio lavoratori pendolari o anziani che si trasferiscono sui laghi o nelle località costiere del nord tipo Veneto, Friuli e, in particolare, Liguria)”.

“Allo stesso modo – ha affermato Domenico Scibetta, presidente di Federsanità ANCI Veneto – adottare modelli di assistenza sociosanitaria innovativi e integrati richiede anche un ridisegno dei profili professionali e un adeguamento degli standard di dotazione del personale, in coerenza con quanto previsto dal DM77 e dalle necessità dettate dalla implementazione delle nuove tecnologie, e necessario restituire attrattività e prestigio sociale alle professioni sanitarie e sociali. Inoltre, le proiezioni demografiche, economiche e sociali dei prossimi venti o trenta anni rendono con evidenza una dinamica chiara, diversa da quella in divenire al momento della fondazione del SSN, in cui all’aumentare della complessità dei bisogni di salute si uniscono anche una maggiore frammentazione dei nuclei familiari e consistenti disomogeneità nella distribuzione dei redditi. Rispetto a tali dinamiche demografiche, sociali ed economiche, per rendere sostenibile il SSN occorre concretamente realizzare una strutturata integrazione sociosanitaria, evidenziando le migliori esperienze dei vari contesti territoriali, come da qualche anno sta facendo l’Osservatorio delle buone pratiche di Integrazione Sociosanitaria promosso da Federsanità, ANCI e AGENAS”.

“Il calo delle famiglie con nuclei – ha commentato il presidente di Federsanità ANCI FVG Giuseppe Napoli – deriva dalle conseguenze di lungo periodo delle dinamiche sociodemografiche in atto in Italia: l’invecchiamento della popolazione, con l’aumento della speranza di vita, genera infatti un maggior numero di persone sole; il prolungato calo della natalità incrementa le persone senza figli, mentre l’aumento dell’instabilità coniugale, in seguito al maggior numero di scioglimenti di legami di coppia, determina un numero crescente di individui e genitori soli.” Napoli vanta una trentennale esperienza nel mondo delle RSA che sono state definite nel Forum delle Residenze per anziani: “Oggi i bisogni complessi richiedono integrazione istituzionale, gestionale e professionale degli interventi, allargando l’estensione e la strutturazione dell’area dell’integrazione socio-sanitaria”.

“Entro questo contesto – ha aggiunto Napoli – le Aziende sanitarie, il sistema degli Enti locali e la variegata Rete dei servizi sono chiamati, anche dall’evoluzione normativa, a promuovere e realizzare processi di integrazione sempre più stretti delle politiche, delle competenze e degli interventi per rispondere alla complessità dei bisogni, in modo adeguato, appropriato e tempestivo. Le nostre comunità presentano molti attori (oltre a quelli privilegiati dei Comuni e delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere), in particolare modo le IPAB, le ASP, le fondazioni: in ultima analisi un variegato insieme di soggetti pubblici e non profit che gestiscono servizi residenziali protetti, semiresidenziali e domiciliari a favore della fascia di popolazione anziana delle nostre comunità locali, che già oggi, viste le dinamiche demografiche, si presenta come il principale e più diffuso fronte di complessità dei paesi occidentali. Pertanto per crescere e rafforzarci ulteriormente, per noi, è fondamentale ampliare la prospettiva della partecipazione ad altri soggetti, che sui territori sono, da molti anni, impegnate a supportare il percorso dei Sistemi di Salute regionali”.

“Per questo motivo – ha sottolineato Massimo Giupponi, presidente di ANCI Salute Lombardia - l’evoluzione della complessità dei bisogni di salute esige l’unione in un unico sistema integrato di quattro dimensioni ora separate come la cura, l’assistenza, la tutela e il supporto, da organizzare in modo unitario verso le singole persone, le famiglie, le comunità. Le condizioni reali in cui si dipanerà (si sta già dipanando) questa evoluzione dei bisogni, sono date dalle dinamiche rappresentate sinteticamente dal cosiddetto inverno demografico; in mezzo (tra complessità e inverno) stanno i nostri attuali sistemi sanitari e sociali stretti nel triangolo incoerente composto dalle risorse, dalle dotazioni e dalla trasformazione. Una necessaria, indispensabile, inevitabile, trasformazione dei nostri attuali sistemi sanitari e sociali, attualmente divisi tra loro e costruiti su silos organizzativi di tipo sostanzialmente prestazionale, che occorre far evolvere per cercare un nuovo fuoco organizzativo in risposta alle mutazioni in corso attraverso percorsi di integrazione istituzionale, professionale, programmatoria, gestionale e di comunità”.

Nel testo dell’accordo sono indicate le aree di cooperazione, con le quattro associazioni che si impegnano a condividere gli sforzi lungo tre tracce principali di azione: la tematizzazione del cambiamento attraverso percorsi di approfondimento specifici, in grado di far emergere i tratti profondi delle complessità da affrontare; la governance del cambiamento attraverso iniziative che mettono in relazione tra loro le istituzioni regionali e locali, le direzioni e le strutture aziendali, le professionalità e gli ordini, le organizzazioni del lavoro, le organizzazioni del terzo settore e della cittadinanza attiva (laboratori territoriali); il management del cambiamento in cui insieme si deve riuscire a raccogliere tutte le innumerevoli esperienze operative in atto per ricomporre metodi, strumenti e azioni di larga portata ed efficacia, capaci di incidere sulle vere dimensioni di organizzazione, di processo e di servizio da affrontare (integrazione e trasformazione).

L’articolo completo apparso su Quotidianosanità.
 

 

NOTIZIE DI FAMIGLIA

Uno sguardo a Federsanità nazionale e alle altre Federazioni regionali

 

Da Federsanità ANCI Friuli-Venezia Giulia i risultati di un progetto per la promozione dell'invecchiamento attivo attraverso l'attività fisica. Sono stati pubblicati sul Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa i risultati del progetto "Friuli-Venezia Giulia in MoViMento.10mila passi di salute", volto a ridurre la sedentarietà e a promuovere l’invecchiamento attivo e il contrasto della solitudine. Lo studio pubblicato sul Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa.

Servizio Sanitario Nazionale: la digitalizzazione dei servizi richiede nuovi modelli organizzativi. "I modelli organizzativi del decreto 502 del 1992 andrebbero ripensati: oggi sono sempre più complessi e debbono diventare anche più virtuosi. Ecco cosa richiede una riforma del Servizio Sanitario Nazionale, a partire dal soddisfare il fabbisogno di personale sanitario e dal ruolo della telemedicina nel PNRR". L'analisi di Fabrizio d'Alba, Coordinatore Nazionale Forum Permanente DG di Federsanità ANCI.

Alla Fondazione Policlinico IRCCS Ca' Granda di Milano il primo Forum dei Direttori Amministrativi dell'Area Nord. L’evento ha voluto mettere a confronto, per la prima volta in Italia, le esperienze delle direzioni amministrative di Aziende sanitarie territoriali e ospedaliere. Il Forum ha visto la partecipazione di oltre 70 direttori amministrativi provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Liguria. Maggiori informazioni sul sito di ANCI Lombardia.

 

ASSOCIATI NEWS

Vita e buone pratiche delle ULSS del Veneto e dei Comuni nostri associati

 
Un milione di euro dal PNRR all'Oncologia dell'ULSS 9 per la ricerca sui tumori instestinali.  Vinto un bando per un progetto di ricerca sulle alterazioni della flora batterica in relazione ai tumori del colon-retto, che l'ULSS 9 sta conducendo con l'Università di Ferrara, l'Università di Messina e Istituto Nazionale Tumori di Napoli. Maggiori informazioni qui.

L'Indice del Dono 2024 premia il Veneto. Verona è la seconda città più generosa d’Italia, Padova è settima e Belluno nona. E poi, tra i comuni più piccoli, Ponte nelle Alpi, Torreglia, Chies d’Alpago sono nella top10 nazionale, a dimostrazione di una cultura del dono diffusa a macchia d’olio nella nostra regione. La classifica completa dei terrritori per donazione d'organi qui.

Inaugurata a Paese la Centrale Territoriale di Teleriabilitazione, la prima in Veneto.  La nuova Centrale Territoriale di Teleriabilitazione utilizza un sistema di intelligenza artificiale per offrire un servizio personalizzato e diretto ai pazienti a domicilio. Il servizio sarà trasferito Casa della Comunità in costruzione. Maggiori informazioni sul sito dell'ULSS 2.

L'ULSS 4 inaugura due nuove comunità terapeutiche. A Portogruaro sono state attivate due nuove Comunità terapeutiche riabilitative protette, in sinergia le cooperative locali, una da 10 posti letto ad alta intensità di trattamento continuativo, l’altra da 8 ad intensità di trattamento intermedio. Maggiori informazioni nel comunicato stampa della Regione.

 

LEGISLAZIONE SANITARIA (IN PILLOLE)

Gli ultimi aggiornamenti su leggi e decreti di Ministero e Regione

 

L'anno d'oro delle donazioni d'organi e tessuti. Il 2023 si conferma un anno record per la donazione e il trapianto di organi e tessuti. Sono i trentenni sardi i più disponibili alla donazione, mentre Trento è la città più generosa d’Italia con il 78% di “sì” espressi dai suoi abitanti al rilascio della carta d’identità. Questo quanto emerge dalla quinta edizione del rapporto dell'”Indice del Dono”, il rapporto del Centro Nazionale Trapianti (Cnt). Il rapporto completo sul sito del CNT.

Assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale: analisi comparative delle tariffe vigenti a livello regionale AGENAS ha pubblicato il report "Sistemi di remunerazione dell’assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale - Analisi comparative delle tariffe vigenti a livello regionale", un lavoro che nasce dall’esigenza di identificare le tariffe regionali delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie erogate nell’ambito della rete dei servizi territoriali. Link al report sul sito di AGENAS.

 

AL MERCATO DELLE OCCASIONI

Bandi di concorso, progetti europei e altre opportunità

 
"1.000 giorni di noi": interventi di supporto alla genitorialità nella cura di bambini e bambine nei primi tre anni di vita. L'investimento è pensato per promuovere lo sviluppo e il sostegno di famiglie e genitori nell'accudimento dei figli lungo i prime mille giorni di vita. Scadenza: 17/06/2024. Tutte le informazioni sul bando nel sito della Regione del Veneto.

Avviso pubblico regionale per la presentazione di progetti per l'ampliamento dell'offerta formativa. Finanziati i progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa nelle scuole dell’infanzia, nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo e secondo ciclo di istruzione e nelle scuole professionali. Scadenza: 10/05/2024. Tutte le informazioni qui.

 

L'ANGOLO DELLE IDEE CONDIVISE

Eventi, corsi di formazione e buone pratiche da segnalare

 

Evento AGENAS: Accessi in Pronto Soccorso e Implementazione DM 77/2022 per una migliore presa in carico dei pazienti. L'evento si è tenuto ad aprile per approfondire le tematiche dell'emergenza-urgenza alla luce del Decreto del Ministero della salute 23 maggio 2022 n. 7,  che prevede la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale e dunque di strutture anche in grado di rispondere ai bisogni di cura e primo soccorso direttamente nei luoghi più vicini alla residenza dei pazienti. La registrazione dell'evento sul sito di AGENAS.

Da AGENAS un doppio evento formativo sulla telemedicina. Si è tenuto lo scorso 11 aprile l'evento formativo sulla “Telemedicina, dalla teoria alla pratica: ambiti di applicazione, casi d’uso e scenari futuri” organizzato da AGENAS in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. La registrazione dell'evento sul sito di AGENAS. Per il prossimo 7 maggio è invece in programma l'evento "Formazione, Percorsi, LEA in Telemedicina". Tutte le informazioni sul sito di AGENAS.

 

VERDE COME LA SALUTE

Spunti e riflessioni sui legami tra sanità e ambiente

 
 

Sempre più evidenze scientifiche a conferma di come l'inquinamento ambientale alteri la fertilità di uomini e donne, con effetti deleteri sui tassi di natalità. Secondo i risultati più recenti di del progetto di ricerca EcoFoodFertility, in Italia un giovane sano su due che vive in aree inquinate ha lo spermiogramma alterato e "contaminato’". Parliamo di giovani maschi tra i 18 e i 22 anni che non fumano, né sono bevitori abituali, né hanno un indice di massa corporea fuori dalla norma, eppure in quasi la metà dei casi il loro apparato riproduttivo non è in salute. Dagli studi di settore emerge sempre più chiaramente il nesso esistente tra l’inquinamento ambientale e la salute riproduttiva maschile, ma anche di quella femminile. Altre ricerche condotte nell'ambito del biomonitoraggio EcoFoodFertility hanno rilevato la presenza di microplastiche negli spermatozoi umani degli uomini e nelle ovaie delle donne che si sottopongono a procreazione medicalmente assistita, oltre che nelle urine. L'inquinamento ambientale mette a rischio la preservazione della riproduttività umana e contribuisce a peggiorare il problema della denatalità nel nostro Paese.
 

***

UNA PAROLA AL MESE
SOLITUDINE
 

Ci si può ammalare di SOLITUDINE? Secondo alcuni studi recenti la mancanza di interazioni sociali si correla a un maggior rischio di malattie cardiovascolari, ipertensione, demenza, depressione, disturbi del sonno, malattie mentali, invecchiamento o morte precoci. La solitudine cronica può nuocere alla salute tanto quanto altri stili di vita da tempo considerati dannosi, come l’obesità, l’inattività fisica e il fumo. Se ne è accorta l’Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS), che ha recentemente definito la solitudine una “minaccia emergente per la salute”. A livello mondiale un quarto degli adulti dichiara di sentirsi solo, ma com’è che la condizione di solitudine si lega all’insorgenza di problemi di salute?

Pare che la solitudine cronica possa alterare alcune funzionalità del cervello, dal suo volume alle connessioni tra neuroni, mentre le interazioni con altre persone stimolano alcune aree specifiche della corteccia cerebrale altrimenti inattive, essendo le relazioni sociali una sorta di continuo “allenamento mentale”. Chi vive isolato manifesta una maggiore propensione a cercare forme di appagamento immediate, come l’abuso di cibo, alcol e sostanze. In caso di solitudine cronica, il livello di stress è poi mediamente più alto della norma, e tutto questo potrebbe contribuire alla maggiore prevalenza di malattie neurodegenerative tra chi soffre di solitudine.

In aggiunta, stando alle ricerche condotte ad oggi, il senso di solitudine tende ad autoalimentarsi e dunque a peggiorare nel tempo, e come una profezia che si autoavvera le persone sole tenderanno ad isolarsi sempre di più. I rimedi però non mancano: dall’accesso ad attività comunitarie all’attività fisica, che sul cervello esercita un’azione stimolante in parte analoga a quella delle interazioni sociali. Mettersi in movimento, poi, è sempre un’ottima scusa per socializzare.
 

***


Per questo mese è tutto, appuntamento al prossimo numero. Nel frattempo potete seguire Federsanità ANCI Veneto su Facebook, LinkedIn e Instagram:

Website
Facebook
LinkedIn
Instagram
 
Copyright © 2024 Federsanità ANCI Veneto, tutti i diritti riservati

Per informazioni, suggerimenti o proporre
contenuti da inserire nel prossimo numero scrivi a 
federsanitaanciveneto@gmail.com 
oppure a info@federsanitaveneto.it

Se non vuoi più ricevere la newsletter di Federsanità ANCI Veneto, puoi gestire l'iscrizione cliccando qui.