CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE CONTE - 8 MARZO 2020

Si è da poco conclusa la conferenza stampa convocata questa notte dalla Presidenza del Consiglio sulle nuove misure del Governo per il contenimento del contagio da Coronavirus. Di seguito quanto emerso nel corso dell’intervento del Presidente Conte.

 

La pubblicazione di una bozza non definitiva ha creato confusione intollerabile. Il DPCM circolato non era ancora stato firmato e dunque assolutamente non definitivo. Ora è stato elaborato nella sua versione definitiva: tra qualche ora verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e le sue prescrizioni saranno in vigore.

Prevede la divisione del territorio nazionale in due parti:

 

Regione Lombardia e le province di  Modena Parma  Piacenza Reggio Emilia Rimini Pesaro Urbino Alessandria Asti  Novara Vebano Cusio Ossola Vercelli Padova  Treviso Venezia

 

A questo territorio si applicano misure restrittive più rigorose:

  • Vincolo di evitare spostamenti in entrata, in uscita e all’interno dei territori. Ci si muoverà solo per comprovate necessità lavorative o di salute. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio/residenza per chi ne ha necessità.
  • Per i soggetti con sintomatologie e febbre maggiore di 37.5 è fortemente raccomandato rimanere presso il proprio domicilio e contattare il medico curante.
  • Divieto assoluto di mobilità per i soggetti sottoposti alla quarantena.
  • Sospesi eventi, competizioni sportive, spettacoli, in luoghi pubblici e privati. Consentiti eventi sportivi che coinvolgono sportivi professionisti a porte chiuse o all’aperto senza pubblico. Sospese le manifestazioni ludiche, religiose, fieristiche, gli eventi nei cinema e nei teatri, sale da ballo, bingo.
  • Sospese attività scolastiche, cerimonie civili, religiose, funebri.
  • Chiusi musei e luoghi di cultura
  • Consentite attività di ristorazione e bar dalle 06 alle 18 con obbligo a carico del gestore di prevedere le misure di distanza interpersonale e con sanzione della sospensione della licenza in caso di violazione.

 

Per il resto delle Regioni:

  • Sospese riunioni e meeting in cui è prevista la presenza di personale sanitario;
  • Eventi, spettacoli, cinema in luogo pubblico e privato;
  • Sospese attività in sale da ballo, bingo, scommesse
  • Consentite attività di ristorazione e bar con obbligo a carico del gestore di prevedere le misure di distanza interpersonale e con sanzione della sospensione della licenza in caso di violazione.
  • Manifestazioni sportive solo a porte chiuse o all’aperto senza presenza di pubblico
  • Confermata la sospensione delle attività didattiche

 

Gli obiettivi sono il contenimento del contagio ed evitare il sovraccarico delle strutture ospedaliere. Si mira ad ottenere il contenimento attraverso questo decreto. Per il sovraccarico è in vigore il principio della redistribuzione dei pazienti tra le Regioni. È stato sottoscritto oggi un contratto che darà il via ad una linea produttiva italiana per la produzione di apparecchiatura apposita per la terapia intensiva e subintensiva: 500 nuove apparecchiature al mese e si mira ad incrementarla. Si lavora anche alla produzione di dispositivi di sicurezza individuale.


Le misure creeranno indubbi disagi, ma è il momento di aderire a queste misure in nome dell’auto-responsabilità e della tutela della salute individuale e degli altri.

 

Il Governo sta lavorando anche alle misure economiche: chiesto lo scostamento di 7,5 mld che il Parlamento voterà mercoledì. Confronto continuo con associazioni di categoria, parti sociali, opposizioni. Arriverà un nuovo decreto recante misure a sostegno dell’economia, una prima bozza dovrebbe essere pronta tra lunedì e martedì.

 

Risposte alla stampa:

  • Le forze di Polizia saranno legittimate a interrogare i cittadini sulle ragioni dello spostamento nelle zone rosse.
  • E’ improprio parlare di zona rossa per le aree disciplinate dal provvedimento (la definizione valeva solo per i dieci comuni del lodigiano e per Vò Euganeo). Non esiste un divieto assoluto di circolazione, ma c’è necessità di motivarlo sulla base di specifiche indicazioni. Il principio è quello della “ridotta mobilità”.
  • Il trasporto ferroviario, su gomma e aereo non si ferma, ma c’è una chiamata alla responsabilità individuale.

 

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