Numero 10
Salutaria è la newsletter mensile di Federsanità ANCI Veneto, si occupa di programmazione socio-sanitaria, sviluppo e integrazione dei servizi per la salute, innovazione in sanità. Ci trovate dentro il meglio delle notizie di sanità regionale (e non solo) dell'ultimo mese.
Per suggerire contenuti da inserire nel prossimo numero della newsletter, scrivici a federsanitaanciveneto@gmail.com o a info@federsanitaveneto.it. Buona lettura!
EDITORIALE
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A detta di molti, potrebbe portare una delle più grandi rivoluzioni nel campo della trapiantologia dai tempi della comprensione della reazione di rigetto. Parliamo di una nuova tecnica di conservazione degli organi, messa a punto da un team di ricercatori dell’Università di Zurigo, che ha permesso di mantenere intatti i reni di un donatore defunto per diversi giorni, dunque molto più a lungo delle attuali procedure standard. In aggiunta, pare che la nuova procedura consenta anche di rigenerare, almeno in parte, organi danneggiati che altrimenti non sarebbero adatti al trapianto.
Il principio alla base della nuova tecnica di conservazione, descritto nei risultati di uno studio apparso di recente su Nature Biotechnology, è di per sé semplice: la tecnologia in questione ricrea le condizioni del corpo umano simulandone pressione e temperatura, irrorando gli organi con farmaci protettivi e drenando le sostanze nocive. Questo genere di procedura pare poter dilatare sensibilmente la finestra di tempo a disposizione tra il prelievo e il trapianto, vale a dire quella fase critica in cui devono compiersi tutte le attività necessarie al passaggio d’organo.
L’attuale procedura standard prevede la rimozione dei reni dal donatore e la loro conservazione in ghiaccio per un tempo massimo di 12 ore, oltre il quale la bassa temperatura li danneggerebbe. Un lasso di tempo così limitato non sempre è sufficiente a organizzare il trapianto, motivo per cui, se i risultati della nuova tecnica di conservazione dovessero essere confermati da nuove sperimentazioni, la disponibilità di organi trapiantabili potrebbe aumentare notevolmente. Con questa nuova tecnica, i ricercatori dell’Università di Zurigo prevedono di poter conservare i reni fino anche a dodici giorni. Sarebbe una svolta organizzativa enorme, con ricadute positive a cascata lungo tutta la rete del dono.
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NOTIZIE DI FAMIGLIA
Uno sguardo a Federsanità nazionale e alle altre Federazioni regionali
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Firmato il protocollo per la formazione dei manager della sanità pubblica e dei servizi sociali. L’accordo, sottoscritto da Università La Sapienza, Federsanità ANCI e Health City Institute, è volto a promuovere iniziative di formazione per la gestione dell'assistenza in questo particolare periodo di riforma. Maggiori informazioni sul sito di Federsanità.
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Sicurezza sul lavoro: è tempo di puntare alla ‘Total Worker Health’ per i lavoratori del Ssn. Fattori legati al lavoro come salari, orari di lavoro, carico di lavoro, interazioni con colleghi e supervisori e accesso a congedi retribuiti influiscono sul benessere dei lavoratori, delle loro famiglie e delle loro comunità. La visione a lungo termine del programma Total Worker Health è quella di proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori e di promuovere il loro benessere. Maggiori informazioni sul sito di Federsanità.
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ASSOCIATI NEWS
Vita e buone pratiche delle ULSS del Veneto e dei Comuni nostri associati
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Proseguono i lavori per la nuova Pediatria dell'Azienda Ospedaliera di Padova. Il progetto prevede un edificio di 16.000 metri quadri, sviluppato su otto piani, che ospiterà circa 160 posti letto con spazi dedicati al gioco, alla scuola e ai genitori, migliorando il comfort durante tutto il processo di cura. Il nuovo video sullo stato di avanzamento dei lavori qui. |
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All'Ospedale di Piove di Sacco il giubbotto "salva-cuore" che si indossa. Un defibrillatore "indossabile" da portare sotto la camicia, pronto ad attivarsi in caso di necessità: è stato introdotto nelle scorse settimane all’Ospedale di Piove di Sacco, per il quale rappresenta un'assoluta novità diagnostica e preventiva. Maggiori informazioni qui.
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LEGISLAZIONE SANITARIA, IN PILLOLE
Gli ultimi aggiornamenti su leggi e decreti di Ministero e Regione
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Aggiornamento della programmazione del Fondo regionale della non autosufficienza (FRNA) per l'area della disabilità. Il provvedimento incrementa le rette delle unità di offerta dei centri diurni, rimodula e aggiorna le impegnative di rilievo sanitario delle unità di offerta delle comunità alloggio. Link ala delibera della Regione del Veneto.
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Modello gestionale e organizzativo per il follow up del neonato a rischio. Nella Regione del Veneto sono complessivamente stimabili in almeno 1000 all'anno (il 3,5% del totale) i neonati che richiedono un preciso programma di controlli e presa in carico dopo la dimissione dalla Terapia Intensiva Neonatale. Il nuovo modello gestionale e organizzativo per il follow up del neonato a rischio intende uniformare e omogeneizzare i percorsi assistenziali dedicati. Link alla delibera della Regione Veneto.
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AL MERCATO DELLE OCCASIONI
Bandi di concorso, progetti europei e altre opportunità
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Bando regionale per il welfare e la rigenerazione urbana. Il bando punta a sostenere la realizzazione di attività culturali e di spettacolo dedicate ai temi del welfare e della rigenerazione. Le attività possono riguardare anche azioni specifiche dedicate ai musei, archivi e biblioteche, in particolare se svolte nei piccoli Comuni. Scadenza: 10/09/2022. Tutte le informazioni qui. |
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Bando europeo DIGIT per la trasformazione digitale della PA. Finanziati i progetti interregionali di investimento nelle aree dell'economia digitale, della digitalizzazione della PA e dell'accessibilità ai servizi sanitari, con l'obiettivo di migliorarne l'efficienza e di colmare il divario digitale. Scadenza: 18/10/2022. Tutte le informazioni qui.
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L'ANGOLO DELLE IDEE CONDIVISE
Eventi, corsi di formazione e buone pratiche da segnalare
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Rapporto congiunto AGENAS e ISTAT: Impatto dell’epidemia Covid-19 sul sistema ospedaliero italiano - anno 2020. Il report esamina e descrive le caratteristiche dei ricoveri Covid-19, delineando gli effetti della pandemia sull’erogazione delle prestazioni e, più in generale, sulle attività delle strutture, grazie al confronto dei dati 2020 con la media del triennio 2017-2019. Link al rapporto sul sito di AGENAS.
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Heads of Agencies: a settembre le Agenzie europee di HTA si riuniscono a Roma. AGENAS, con la collaborazione della Direzione Farmaci e Dispositivi Medici del Ministero della Salute, organizzerà presso il Ministero della Salute, il 15 settembre, il terzo incontro dell’Heads of Agencies (HAG), il network dei Direttori delle Agenzie europee di Health Technology Assessment (HTA). Maggiori informazioni sul sito di AGENAS.
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VERDE COME LA SALUTE
Spunti e riflessioni per una sanità rispettosa dell'ambiente
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Se il verde entra in ospedale con i giardini terapeutici. La gamma delle patologie e dei disturbi influenzati positivamente dal contatto con la natura è molto varia: si va dalla depressione al diabete ai disturbi dell’attenzione, tumori, malattie infettive, cardiovascolari e respiratorie, fino all’obesità. Ma allora perché non portare il verde in ospedale? È l'idea degli healing gardens, i "giardini terapeutici", che in Italia sono ormai una realtà in decine di strutture ospedaliere. Qui un approfondimento.
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UNA PAROLA AL MESE
DIVULGAZIONE
Principe, campione, decano della comunicazione scientifica in Italia. Lo scorso 13 agosto è mancato Piero Angela, e in molti nei mezzi di informazione hanno cercato l’epiteto più adatto a sintetizzarne una carriera televisiva impareggiabile, lunga quasi mezzo secolo di vita. Le sue trasmissioni in stile anglosassone e sottilmente pedagogico hanno rivoluzionato il modo di raccontare la scienza in televisione: operazione tutt’altro che scontata in Italia, dove spesso a prevalere sono la cultura antiscientifica e il pensiero magico.
La grande intuizione di Piero Angela è stata quella di introdurre nel nostro Paese la DIVULGAZIONE della scienza, parola equivoca e talvolta abusata che, all’inizio degli anni ’80, rappresentava per tutti un’assoluta novità. Il suo modo di fare divulgazione si basava sulla curiosità come metodo di lavoro e come obiettivo da suscitare negli spettatori, sul linguaggio come portale della comprensione, sull’equilibrio come approccio a una conduzione che non cadesse mai schiava dei sensazionalismi.
Oggi che forse si è smesso di insegnare il “metodo Angela” nei master in comunicazione delle scienze, la parola chiave per una nuova generazione di divulgatori non è più “comprensione”, ma “coinvolgimento”. E tuttavia rimane imponente l’eredità del padre fondatore della divulgazione scientifica in Italia, “questo Paese così difficile”, come lo chiamava lui, in cui di scienza si parla poco e il più delle volte male. Lui ne era certo: in Italia c’è un grande bisogno di divulgazione scientifica, oggi come allora. Viva gli esperti, Piero, e grazie. Il racconto della scienza continua.
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Per questo mese è tutto, appuntamento al prossimo numero. Nel frattempo potete seguire Federsanità ANCI Veneto su Facebook, LinkedIn e Instagram:
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