Numero 7
Salutaria è la newsletter mensile di Federsanità ANCI Veneto, si occupa di programmazione socio-sanitaria, sviluppo e integrazione dei servizi per la salute, innovazione in sanità. Ci trovate dentro il meglio delle notizie di sanità regionale (e non solo) dell'ultimo mese.
Per suggerire contenuti da inserire nel prossimo numero della newsletter, scrivici a info@federsanitaveneto.it. Buona lettura!
EDITORIALE
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PAPA FRANCESCO
Discorso pronunciato in udienza coi rappresentanti di Federsanità
Palazzo Apostolico Vaticano,
4 giugno 2022 |
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Care amiche e cari amici, benvenuti!
Ringrazio la Presidente per le sue parole. Ha citato San Giuseppe Moscati, un “buon samaritano” davvero, che ha saputo incarnare uno stile di cura integrale, nel territorio. Anche la vostra Confederazione, che riunisce le Aziende Sanitarie Locali, Ospedaliere, e gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, insieme ai rappresentanti dell’Associazione dei Comuni Italiani, ha un forte legame con il territorio, in una dinamica continua di scambio tra locale, regionale e nazionale. Con il vostro impegno, contribuite a mantenere il rapporto tra centro e periferia, tra piccolo e grande, tessendo relazioni e promuovendo percorsi di integrazione sociosanitaria e socio-assistenziale.
Proprio a partire dall’identità del vostro organismo, vorrei proporre tre “antidoti” che possano aiutarvi a camminare nel solco tracciato. Innanzitutto, la prossimità: è l’antidoto all’autoreferenzialità. Prossimità. Vedere nel paziente un altro me stesso spezza le catene dell’egoismo, fa cadere il piedistallo sul quale a volte siamo tentati di salire e spinge a riconoscerci fratelli, a prescindere dalla lingua, dalla provenienza geografica, dallo status sociale o dalla condizione di salute. Se nelle persone che incontriamo nelle corsie degli ospedali, nelle case di cura, negli ambulatori riusciamo a scorgere prima di tutto dei fratelli e delle sorelle, cambia tutto: la “presa in carico” smette di essere una questione burocratica e diventa incontro, accompagnamento, condivisione. Il nostro Dio è il Dio della prossimità. Lui stesso si è presentato così: nel Deuteronomio disse: “Quale popolo ha i suoi dei così vicini come tu con me?”. La prossimità, la vicinanza. Il nostro Dio, che è il Dio della prossimità, ha scelto di assumere la nostra carne, non è un Dio distante, irraggiungibile. Cammina con noi, sulle strade dissestate di questo mondo, come ha fatto con i discepoli di Emmaus (cfr Lc 24,13-32), che si mette in ascolto dello smarrimento, delle angosce, del grido di dolore di ciascuno. A noi chiede di fare lo stesso. E questo è tanto più importante quando ci si trova nella malattia e nella sofferenza. Farsi prossimi significa anche abbattere le distanze, fare in modo che non ci siano malati di “serie A” e di “serie B”, mettere in circolo le energie e le risorse perché nessuno sia escluso dall’assistenza sociosanitaria. E da qui quello che la Presidente ha ricordato sulla sanità pubblica: quando un Paese perde questa ricchezza che è la sanità pubblica, incomincia a fare distinzioni tra la popolazione, coloro che hanno accesso, che possono avere sanità, a pagamento, e coloro che sono senza servizio sanitario. Per questo è una ricchezza vostra, qui in Italia, la sanità pubblica: non perderla, per favore, non perderla!
Ecco allora il secondo antidoto: l’integralità, che si oppone alla frammentazione e alla parzialità. Se tutto è connesso, dobbiamo anche ripensare il concetto di salute in un’ottica integrale, che abbracci tutte le dimensioni della persona. Senza nulla togliere al valore delle competenze specifiche, curare un malato significa considerare non solo una certa sua patologia, ma la sua condizione psicologica, sociale, culturale e spirituale: il tutto. Quando Gesù guarisce qualcuno, oltre ad estirpare dal suo corpo il male fisico, gli restituisce la dignità, reintroducendolo nella società, dandogli una nuova vita. Naturalmente questo lo può fare solo Lui, ma l’atteggiamento, l’approccio alla persona è modello per noi. Una visione olistica della cura contribuisce a contrastare la “cultura dello scarto”, che esclude quanti, per diversi motivi, non rispondono a certi canoni. È una cultura di oggi, così, dello scarto. Quello che non serve è fuori. Usa e getta, a tutti i livelli. In una società che rischia di vedere i malati come un peso, un costo, occorre rimettere al centro ciò che non ha prezzo, non si compra e non si vende, cioè la dignità della persona. Le patologie possono segnare il corpo, confondere i pensieri, togliere le forze, ma non potranno mai annullare il valore della vita umana, che va tutelata sempre, dal concepimento alla fine naturale. Auspico che la ricerca e le varie professioni sanitarie abbiano sempre questo orizzonte.
E il terzo antidoto è il bene comune, come rimedio al perseguire interessi di parte. Anche in campo sanitario è frequente la tentazione di far prevalere vantaggi economici o politici di qualche gruppo a discapito della maggior parte della popolazione. E questo vale anche sul piano dei rapporti internazionali. Il diritto fondamentale alla tutela della salute – cito dalla Nuova Carta degli Operatori Sanitari – «attiene al valore della giustizia, secondo il quale non ci sono distinzioni di popoli e nazioni, tenuto conto delle oggettive situazioni di vita e di sviluppo dei medesimi, nel perseguimento del bene comune, che è contemporaneamente bene di tutti e di ciascuno» (n. 141). La pandemia ci ha insegnato che il “si salvi chi può” si traduce rapidamente nel “tutti contro tutti”, allargando la forbice delle disuguaglianze e aumentando la conflittualità. Occorre invece lavorare perché tutti abbiano accesso alle cure, perché il sistema sanitario sia sostenuto e promosso, e perché continui ad essere gratuito. Tagliare le risorse per la sanità è un oltraggio all’umanità. Prossimità, integralità e bene comune: vi consegno questi “antidoti”, con l’incoraggiamento a continuare a operare a servizio dei malati e dell’intera società. San Giuseppe Moscati vi guidi nel vostro lavoro quotidiano e vi doni la sapienza del curare e del custodire. Vi benedico di cuore e vi affido all’intercessione della Vergine Maria. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me.
Grazie!
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NOTIZIE DI FAMIGLIA
Uno sguardo a Federsanità nazionale e alle altre Federazioni regionali
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I rappresentanti delle federazioni regionali di Federsanità in udienza da Papa Francesco. Il Santo Padre ha ricevuto in udienza i rappresentanti di Federsanità per promuovere percorsi di integrazione sociosanitaria e socioassistenziale all'insegna della prossimità, dell’integralità e del bene comune. Federsanità Anci Veneto è stata rappresentata dal Presidente Domenico Scibetta e dal Direttore Paolo Stocco. Maggiori informazioni in questo articolo di Vatican News.
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Rete di Vita, l’unione fa la donazione. Anche Federsanità ANCI Veneto presente assieme a Rotary Club Verona Est, ULSS 8 Berica, AIDO, AVIS e ANIEP alla serata di promozione del progetto regionale "Rete di Vita", nato nel dicembre del 2021 con l'obiettivo di favorire la cultura della donazione di organi e tessuti. Maggiori informazioni sul progetto qui.
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Dal Ministero un nuovo sito web per monitorare l’attuazione della Mission 6 Salute del PNRR. È online il nuovo portale del Ministero della Salute con tutte le informazioni sulla Mission 6 del Pnrr dove poter conoscere nel dettaglio le misure, i finanziamenti, la documentazione e lo stato di attuazione delle riforme. Maggiori informazioni qui.
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ASSOCIATI NEWS
Vita e buone pratiche delle ULSS del Veneto e dei Comuni nostri associati
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Terapie innovative per l'asma nelle Pneumologie dell'ULSS 1 Dolomiti. La Pneumologia dell’Ospedale di Belluno, n coordinamento con la Pneumologia di Feltre, è stata individuata dalla Regione Veneto come centro prescrittore di terapie innovative a base di farmaci biologici per il trattamento dell'asma grave. Maggiori informazioni qui. |
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Nuovo percorso integrato per pazienti oncologici all'Ospedale di Rovigo. Ristrutturato e inaugurato dall'ULSS 5 Polesana il nuovo spazio integrato per pazienti oncologici e oncoematologici. La nuova struttura, composta da ambulatori, day hospital e degenze, consente di integrare i servizi oncologi e di facilitare l'accesso alle cure. Maggiori informazioni qui.
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LEGISLAZIONE SANITARIA, IN PILLOLE
Gli ultimi aggiornamenti su leggi e decreti di Ministero e Regione
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Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Adottati dalla Regione Veneto gli indirizzi di programmazione ministeriale per l’attuazione degli interventi a favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Link al alla delibera della Regione Veneto.
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Fondo regionale per la rigenerazione urbana sostenibile e per la demolizione di opere incongrue. Pubblicato il bando regionale per il finanziamento degli interventi volti alla rigenerazione urbana attraverso la demolizione di opere incongrue o di elementi di degrado nonché di manufatti ricadenti in aree a pericolosità idraulica e geologica, o nelle fasce di rispetto stradale, con ripristino del suolo naturale o seminaturale. Link al alla delibera della Regione Veneto.
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AL MERCATO DELLE OCCASIONI
Bandi di concorso, progetti europei e altre opportunità
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Finanziamento regionale per l'ampliamento, completamento e sistemazione di edifici scolastici. Stabilite le modalità per l’accesso ai contributi regionali per l’anno 2022. Interessati gli interventi di sistemazione e completamento del patrimonio edilizio scolastico pubblico e privato Maggiori informazioni nella delibera della Regione Veneto.
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Bando 2022 per il cofinanziamento dei piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA). Pubblicato l'avviso pubblico che stabilisce criteri e modalità per la richiesta di cofinanziamento rregionale ai piani di eliminazione delle barriere architettoniche nell'anno 2022. Maggiori informazioni nella delibera della Regione Veneto.
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L'ANGOLO DELLE IDEE CONDIVISE
Eventi, corsi di formazione e buone pratiche da segnalare
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Aperte le iscrizioni alla Summer School di ProMIS “L’internazionalizzazione dei sistemi sanitari: quale evoluzione per il Sistema Paese?". In programma il 23 e il 24 giugno, l'evento intende fornire ai partecipanti un approfondimento sul contributo delle Istituzioni Europee alla trasformazione e innovazione dei sistemi sanitari e sul fondamentale ruolo delle Regioni in tale ambito. Maggiori informazioni e registrazioni qui.
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VERDE COME LA SALUTE
Spunti e riflessioni per una sanità rispettosa dell'ambiente
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Quel "bagno di foresta" che fa tanto bene alla salute. Immergersi nella natura piace a tutti, e tutti sanno che in qualche modo ci fa stare bene. Ma cosa ci dice la scienza al riguardo? I ricercatori del settore hanno ormai evidenziato come il forest bathing, i cosiddetti “bagni di foresta”, ma anche le semplici passeggiate in parchi e foreste aiutano a tenere sotto controllo ansia e depressione, attivano il sistema immunitario, riducono gli ormoni dello stress, migliorano la qualità del sonno, accorciano i tempi delle riabilitazioni e hanno effetti anche nella prevenzione di molte altre malattie. Tutt’altro che una semplice moda, quindi, ma al contrario una disciplina medica (la “medicina forestale”) sempre più riconosciuta nella sua utilità, come ben spiegato dalla giornalista scientifica Antonella Viola in questo articolo di approfondimento.
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UNA PAROLA AL MESE
LONG COVID
Il termine compare anche nella lista redatta dall’Accademia della Crusca coi lemmi di nuovo conio ormai entrati nell’uso corrente, ma la verità è che il suo significato reale ancora ci sfugge. La parola di questo mese è LONG COVID, all’italiana “sindrome post-Covid”, e per quel che ne sappiamo indica una condizione patologica in cui i sintomi da Covid-19 continuano a manifestarsi nonostante la guarigione dalla malattia in una quota di contagiati che oscilla dal 5 al 10%. Ci si negativizza dall’infezione, ma per certi versi è come come se si rimanesse malati. Perché?
Uno studio pubblicato di recente su The Lancet Respiratory Medicine ha monitorato le condizioni di quasi 1.200 pazienti cinesi ricoverati per infezione da Covid-19, valutandone le condizioni di recupero a 6, 12 e 24 mesi dalla dimissione. I risultati: a due anni dal ricovero la metà dei pazienti presentava ancora almeno un sintomo – principalmente affaticamento, problemi respiratori, dolori muscolari e altri disturbi tutti da indagare tra cui insonnia, difficoltà di concentrazione e perdita di memoria.
I risultati di uno studio, si sa, non bastano consolidare un sapere scientifico. E infatti sono molte le ricerche di follow-up in corso un po’ in tutto il mondo per capire meglio come mai i sintomi dell’infezione si rivelino così pervicaci e lenti a svanire. Sintomi da malattia cronica, si potrebbe dire, che secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) potrebbero presto arrivare a richiedere dei percorsi di gestione sanitaria dedicati. Una pandemia dopo la pandemia? Forse. Per ora l'unica certezza, confermata dai risultati di un ampio studio pubblicato sul British Medical Journal, è che la vaccinazione contro Covid-19 dimezza il rischio di avere la sindrome da covid lungo. Prevenire, dicono i saggi, è sempre meglio che curare.
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Per questo mese è tutto, appuntamento al prossimo numero. Nel frattempo potete seguire Federsanità ANCI Veneto su Facebook, LinkedIn e Instagram:
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