Newsletter Salutaria

Newsletter Salutaria 2

 

 

SALUTARIA
 

La newsletter di Federsanità ANCI Veneto

Numero 2 - Dicembre 2021
 

Salutaria è la newsletter mensile di Federsanità ANCI Veneto, si occupa di programmazione socio-sanitaria, sviluppo e integrazione dei servizi per la salute, innovazione in sanità. Ci trovate dentro il meglio delle notizie di sanità regionale (e non solo) dell'ultimo mese.

Per suggerire contenuti da inserire nel prossimo  numero della newsletter, scrivici a info@federsanitaveneto.itBuona lettura!


EDITORIALE





LUCIANO FLOR
Direttore Generale Area Sanità e Sociale
Regione del Veneto

Organizzare l’offerta dei servizi sanitari secondo il concetto di “prossimità”, sviluppando modelli innovativi di offerta di prestazioni sanitarie basate sulla “georeferenziazione” nella Regione Veneto
 

Recenti provvedimenti di programmazione sanitaria, che in verità hanno interessato la gran parte delle regioni italiane, hanno visto l’allargamento delle dimensioni delle Aziende Sanitarie e la riduzione del numero delle stesse, con il giusto intento di creare le condizioni per un migliore utilizzo delle risorse.

L’aumento delle dimensioni delle Aziende Sanitarie, la graduazione  dei livelli di offerta secondo modelli di H&S, l’attivazione delle reti cliniche e la previsione di percorsi strutturati per patologia hanno rappresentato una risposta alla necessità di un utilizzo delle risorse più appropriato e razionale, ma hanno introdotto un nuovo possibile elemento da considerare nell’erogazione delle prestazioni. Il modello delle Aziende Sanitarie, nato con la cosiddetta riforma dell’aziendalizzazione delle ULSS (502/517 del 1992), riconduce infatti tutti gli indicatori economici, di efficienza e di risultato, all’Azienda Sanitaria in quanto tale, con il suo modello organizzativo e i suoi “confini”.
    
Con l’ampliamento delle dimensioni amministrative e con l’individuazione e la graduazione dei livelli di offerta delle prestazioni sanitarie, le Aziende hanno perciò messo in campo azioni volte a soddisfare i bisogni dei propri residenti, quali ad esempio il rispetto dei tempi di attesa, il contenimento della mobilità passiva e altre iniziative. Per raggiungere gli obiettivi previsti sono state anche attivate, in alcuni casi, strutture di specialistica ambulatoriale ai confini delle Aziende, per trattenere le cosiddette “fughe”, e sono stati messi in campo meccanismi di controllo contro la mobilità passiva.

Queste azioni, peraltro comprensibili, poste in essere per evitare ai cittadini residenti la ricerca di altre soluzioni maggiormente disagiate, hanno tuttavia reso più complesso l’accesso alle strutture sanitarie che, seppur vicine e facilmente raggiungibili, rientravano nel territorio dell’Azienda Sanitaria confinante.
    
Il modello organizzativo “aziendale” ha rappresentato per molto tempo un assioma della programmazione sanitaria, nel rispetto del concetto di prossimità delle cure più volte richiamato dagli atti di programmazione anche nella Regione Veneto (come nel PSSR). Vista dalla parte dei cittadini che vivono nelle zone di confine tra Aziende, tale situazione può però apparire meno comprensibile, considerando anche il fatto che il Sistema Sanitario è organizzato su base regionale.

Oggi si prospetta la necessità di agire sul Sistema Sanitario regionale superando i confini amministrativi delle Aziende Sanitarie, che rappresentano tra l’altro barriere virtuali, per arrivare a porre obiettivi di offerta assistenziale che siano centrati realmente sui bisogni del cittadino. In Veneto l’Azione strutturale di modifica dei confini (Legge Regionale 19/2019) ha compiuto il suo percorso e diventa ora necessario agire sul modello “organizzativo” regionale per renderlo maggiormente flessibile e resistente agli stress possibili, dalle liste di attesa agli effetti pandemici in corso.

La necessità di riflettere sull'evoluzione del sistema amministrativo è resa ancora più importante se si considerano alcune innovazioni che si profilano all’orizzonte: l'attivazione del CUP unico regionale che consentirà ai cittadini di prenotarsi su tutto il territorio regionale ma che, se non opportunamente governato, potrebbe rappresentare un potenziale fattore di dispersione dell’offerta sanitaria; l'introduzione del Sistema Informativo Ospedaliero (SIO) che consentirà di uniformare tutti i sistemi informativi degli ospedali della regione; l’introduzione del Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) a livello nazionale definito per la misurazione dei Sistemi Sanitari Regionali e strutturato anche per valutare il grado di uniformità dell’erogazione delle prestazioni su tutto il territorio regionale.

Del resto anche l’evoluzione dell’attuale fase pandemica ha reso evidente la necessità di prevedere modelli organizzativi più flessibili. I sistemi amministrativi delle Aziende, che hanno consentito fino ad oggi di tenere sotto controllo la spesa anche se qualche volta a scapito della cosiddetta “centralità” del cittadino, richiedono un aggiornamento. Anche l'istituzione di aziende “innovative” per la gestione dei servizi di supporto (in Veneto, Azienda Zero) nasce dalla necessità di sviluppare un nuovo assetto organizzativo.

Nella nostra regione ha preso inoltre avvio un percorso di analisi e studio per individuare un criterio di offerta delle prestazioni a bassa specialità attraverso il criterio della georeferenziazione. L’obiettivo del progetto è quello di definire un ambito territoriale di riferimento per l’offerta di prestazioni che prescinda dai confini amministrativi dell’Azienda Sanitaria e che preveda invece come fulcro la residenza del cittadino.

Sulla base di tale analisi verranno stabiliti in via sperimentale alcuni obiettivi per le Aziende Sanitarie che prevedano come risultato quello del rispetto delle distanze (oltre che ovviamente dei tempi di attesa). Dopo questa prima fase sperimentale, l’auspicio è di allargare il modello a tutte le prestazioni a media e bassa intensità di cura, superando le attuali rigidità amministrative presenti per l’offerta delle prestazioni sanitarie. Questo nuovo sistema consentirà di fare un passo ulteriore verso la “centralità del cittadino”, con ricadute positive sulla riduzione degli spostamenti per il raggiungimento dei luoghi di cura e quindi anche con benefici concreti per l'ambiente.

 

LUCIANO FLOR
Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale della Regione del Veneto

 

NOTIZIE DI FAMIGLIA

Uno sguardo a Federsanità nazionale e alle altre Federazioni regionali

 
Anci e Federsanità incontrano il Ministro della salute Speranza su prossimità e integrazione sociosanitaria. Al centro dell'incontro la prossimità dei servizi territoriali per la salute, le buone pratiche di integrazione socio-sanitaria, oltre che gli obiettivi, le azioni e i linguaggi tra governance sanitaria e Comuni. Link all'articolo di Quotidianosanità.
Le risorse umane nel SSN: riflessioni, spunti e idee per una nuova governance e per la valorizzazione del personale. Al Forum Risk Management di Arezzo, un documento congiunto a firma di Federsanità ANCI e vari stakeholders nazionali riflette e delinea contesto e strategie per la valorizzazione del personale del servizio sanitario nazionale alla luce dell’esperienza post-pandemica. Link al documento.
Forum Risk Management: le opportunità del PNRR per i sindaci verso un welfare di comunità. Il Piano di ripresa e resilienza declinato secondo le esigenze dei comuni, l’importanza dell’integrazione socio sanitaria e socio assistenziale: questi i temi al centro del confronto tra Federsanità e ANCI svoltosi ad Arezzo nel corso del Forum Risk Management 2021. Maggiori informazioni qui.
Premio Welfare Oggi alla Asl Roma 4 per il “Cohousing supportato per persone fragili”. Il Premio, giunto alla sua seconda edizione, è destinato agli enti di ogni natura giuridica che abbiano realizzato un progetto innovativo in ambito sociale e sanitario. Il progetto primo classificato si basa sull'istituzione di convivenze protette e in piccoli nuclei per persone con disagio psichico e sociale, supportate quotidianamente da operatori e volontari. Maggiori informazioni qui.
Piani di ripresa e resilienza: driver per promuovere salute e benessere nell'Unione Europea? EuroHealthNet, consorzio europeo delle organizzazioni attive in ambito socio-sanitario di cui fa parte anche Federsanità ANCI, ha pubblicato nelle scorse settimane il report "Recovery and Resilience Plans: drivers to promote health and well-being in the European Union?", per fare il punto sui piani di ripresa e resilienza nei diversi Stati membri dell'Unione Europea. Maggiori informazioni qui.
 

ASSOCIATI NEWS

Vita e buone pratiche delle ULSS del Veneto e dei Comuni nostri associati

 
All'Assistenza Domiciliare integrata del Distretto 1 dell'ULSS 9 Scaligera un riconoscimento da parte del Centro Studi Cultura e Società. Ad essere premiato il progetto dell'ADI scaligera “Il core competence nella quotidianità del malato oncologico ai tempi della pandemia”, per il supporto a domicilio dei pazienti oncologici. Maggiori informazioni qui.

In partenza per l'ULSS 5 Polesana il progetto di riqualificazione del complesso Corte Guazzo. Il casale, alle porte di Adria, è assegnato al Dipartimento di Salute Mentale dell'ULSS Polesana. Al termine dei lavori ospiterà una comunità terapeutica riabilitativa e una comunità alloggio, con tanto di serra e laboratorio di falegnameria 
Maggiori informazioni qui.

 

LEGISLAZIONE SANITARIA, IN PILLOLE

Gli ultimi aggiornamenti su leggi e decreti di Ministero e Regione

 
Dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il Piano Operativo per la presentazione di proposte di adesione agli interventi della Missione 5 ("Inclusione e coesione") del PNRR. Il Piano Operativo riguarda le progettualità sul fronte del sostegno alle persone vulnerabili e della prevenzione dell'istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti (1.1), dei percorsi di autonomia per persone con disabilità (1.2) e dell'housing temporaneo e stazioni di posta (1.3). Link al documento.
Conferito l'incarico di Direttore della Direzione Servizi Sociali nell'ambito dell'Area Sanità e Sociale della Regione del Veneto. Con delibera della Giunta Regionale, l'incarico è stato affidato al dottor Pierangelo Spano, Direttore dei Servizi Sociosanitari dell'ULSS 7 Pedementana. Link alla delibera della Giunta Regionale.
Programmazione e attribuzione alle aziende ULSS delle risorse finanziarie regionali e statali per la non-autosufficienza, anno 2021. Il provvedimento della Giunta Regionale del Veneto individua le risorse di fonte regionale e statale disponibili per gli interventi LEA in materia di non autosufficienza, stabilendone la destinazione e l'attribuzione alle aziende ULSS relativamente all'esercizio 2021. Link alla delibera della Giunta Regionale.
 

AL MERCATO DELLE OCCASIONI

Bandi di concorso, progetti europei e altre opportunità

 
Programmazione percorsi formativi per OSS nella Regione del Veneto - Biennio 2020-2021. Approvazione dell’avviso pubblico e della direttiva per la presentazione di progetti formativi per aspiranti Operatori Socio Sanitari. Destinatari dell'avviso pubblico sono gli enti di formazione accreditati. Maggiori informazioni qui.
 

Nuova direttiva regionale per la sperimentazione dell'Assegno per il Lavoro per la ricollocazione di lavoratori disoccupati. Adottata la nuova direttiva di gestione dell’Assegno per il Lavoro con nuove modalità di accesso, di ritiro, di gestione e di durata della misura. Il provvedimento stanzia nuove risorse per la realizzazione delle attività. Maggiori informazioni qui.

 

L'ANGOLO DELLE IDEE CONDIVISE

Webinar, corsi di formazione e altri eventi da segnare in agenda

 
Natale in ospedale. Al via la campagna social di Federsanità. C’è tempo fino al 6 gennaio per inviare con l'hashtag #nataleinospedale una foto o un video con le più belle decorazioni natalizie di reparti, presidi e ambulatori in tutte le strutture sanitarie d'Italia. Qui tutte le informazioni sul contest promosso da Federsanità ANCI nazionale.
 

VERDE COME LA SALUTE

Spunti e riflessioni per una sanità rispettosa dell'ambiente

 
 

Pubblicato il Lancet Countdown sul rapporto tra salute e cambiamenti climatici. Il riscaldamento del clima aumenta la diffusione di malattie infettive e la frequenza di ondate di calore fatali, inonadzioni e incendi altamente inquinanti, con ricadute negative anche sul fronte della salute mentale. Link a una sintesi del rapporto.

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UNA PAROLA AL MESE

IMMUNITÀ
 

La parola di questo mese che punta dritto al Santo Natale e all'anno nuovo è IMMUNITÀ. Dall’inizio della pandemia l’abbiamo sentita invocare a più riprese, e in tutte le forme: individuale o di gregge, innata o acquisita, provvisoria o definitiva. Al crepuscolo dell’Impero Romano, quando venne coniato il termine, indicava l’esenzione da oneri pubblici e fiscali – quel “munus” che era sì obbligo, dono, ma anche tassa, imposta. Concessione riservata a pochi, un retaggio di quell’etimo originario lo troviamo ancora oggi nelle cosiddette immunità parlamentari e diplomatiche che derogano rispetto al diritto canonico.

Alla medicina il termine “immunità” approdò solo più tardi, ma trionfalmente: oggi è la parola-salvezza che agitiamo come un talismano contro la pandemia di Covid-19, che per altro è malattia auto-immune, vale a dire una risposta anticorpale eccessiva al punto da mandare in fiamme i polmoni. Nel gergo medico può fregiarsi di immunità quell’organismo che abbia sviluppato una forma di invulnerabilità a una certa malattia infettiva, contro la quale reagisce spontaneamente rilasciando il giusto dosaggio di anticorpi. Vaccinarsi è come esporre la foto segnaletica di un losco patogeno al nostro fidato sistema immunitario: in caso di infezione, quello subito lo riconosce, lo blocca e lo disarma, da bravo tutore della salute quale è.

Come ha scritto di recente il filosofo Roberto Esposito, mai come in questa pandemia di Covid-19 abbiamo appreso sulla nostra pelle che “immunitas” può anche essere il contrario di “communitas”: la comunità è incontro, scambio, relazione, dunque contatto e rischio di contagio; l’immunità è invece ritiro, riparo, protezione, finanche isolamento. Imparare a convivere con la pandemia significa trovare un giusto equilibro tra quelle due esigenze fondamentali della vita che sono l’immunità e la comunità, senza che si arrivi per forza a sacrificare l’una sull'altare di quell’altra. Il filo dialettico e sottile che lega immunità a comunità è infatti un legame che non lega, disegna il recinto della salute pubblica entro cui siamo tutti quanti più liberi e sicuri.

 

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Per questo mese è tutto, appuntamento al prossimo numero. Nel frattempo potete seguire Federsanità ANCI Veneto su Facebook, LinkedIn e Instagram:

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