Newsletter Salutaria

Newsletter Salutaria 8

Numero 8
 

Salutaria è la newsletter mensile di Federsanità ANCI Veneto, si occupa di programmazione socio-sanitaria, sviluppo e integrazione dei servizi per la salute, innovazione in sanità. Ci trovate dentro il meglio delle notizie di sanità regionale (e non solo) dell'ultimo mese.

Per suggerire contenuti da inserire nel prossimo  numero della newsletter, scrivici a federsanitaanciveneto@gmail.com o a info@federsanitaveneto.it. Buona lettura!
 

EDITORIALE

Estratto di presentazione dell'Osservatorio delle Buone Pratiche di Integrazione Socio-Sanitaria all'evento ANCI "Missione Italia"

Nell’ambito dell’evento "Missione Italia", organizzato al Centro Congressi “La Nuvola” di Roma da ANCI, si è tenuto lo scorso 23 giugno il convegno “Salute e Territorio nel PNRR: la rete dell’assistenza delineata dalla Missione 6”, iniziativa di Federsanità - Confederazione Federsanità ANCI regionali cui hanno partecipato i rappresentanti delle Istituzioni (Ministero della Salute, AGENAS, Assessorato Regionale del Lazio, Comuni). Un focus è stato dedicato alla presentazione dell’ “Osservatorio delle Buone Pratiche di Integrazione Socio-Sanitaria”.

L’Osservatorio nasce dalla volontà di AGENAS, Federsanità e Anci di definire uno strumento in grado di contribuire positivamente alla costruzione delle nuove politiche pubbliche che riguardano i sistemi territoriali per la salute e il benessere, nel contesto del percorso tracciato dal PNRR e dalle normative di riorganizzazione dell’assistenza territoriale, quali il nuovo DM77 “Definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel SSN”.

La finalità dell’Osservatorio non è quella di comporre una semplice catalogazione e un archivio statico di servizi sociosanitari integrati, ma di promuovere uno strumento che a partire dalle buone esperienze realizzate, ne evidenzi sia le caratteristiche positive sia i limiti incontrati, per sviluppare analisi e promuovere un dibattito all’interno di una “Comunità di Pratica”. Un Osservatorio che vuole quindi essere un luogo di contaminazione tra provenienze professionali diverse, tra organizzazioni, linguaggi, razionalità e culture diverse.

Più in generale, e forse anche con maggiore profondità, il tema vero riguarda l‘assetto integrato dei sistemi dedicati alle cronicità, con i servizi dedicati alle non-autoautosufficienze e alle disabilità (intese nel senso più ampio), e con i servizi dedicati alle fragilità sociali, alle povertà e alle gravi marginalità, alle disuguaglianze.

Se vogliamo procedere verso questo orizzonte, tuttavia, abbiamo bisogno di comprendere che la costruzione di assetti integrati di tipo strutturale e sistemico avviene nel “territorio”. È la pertinenza territoriale dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari che costituisce l’infrastruttura capace di metabolizzare i processi complessi dell’integrazione, legandoli nel contempo ai bisogni delle persone, delle famiglie e delle comunità.

Il dibattito è continuato nel pomeriggio con un tavolo di co-working su “L‘integrazione sociosanitaria e i processi organizzativi complessi di tipo multidimensionale e multifattoriale: costruire un approccio orientato al valore per il cittadino e per la comunità”.

 

DOMENICO SCIBETTA
Presidente di Federsanità ANCI Veneto

Pubblicato il manuale operativo AGENAS "Logiche e strumenti gestionali e digitali per la presa in carico della cronicità" al fine di ispirare e supportare l’implementazione del PNRR

Il Manuale è uno degli output del Progetto Pongov Cronicità che è un progetto del Ministero della Salute per promuovere la riorganizzazione dei processi di gestione della cronicità attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali, il cui coordinamento tecnico-scientifico è stato affidato ad Agenas. La necessità di tale riorganizzazione della rete territoriale è stata resa ancor più evidente ed urgente dalla pandemia che ha sottolineato come sia necessario porre mano ad un riordino profondo dei sistemi di presa in carico della cronicità sulla base di nuovi modelli organizzati che non siano un restyling del vecchio ma rappresentino una vera rivoluzione-evoluzione del sistema.

Il manuale, che ha tra i suoi obiettivi l’emersione delle Buone Pratiche e l’offerta di strumenti per la loro diffusione, ha il pregio di essere il risultato della condivisione di esperienze e del  confronto reciproco tra gli operatori del settore che hanno costituto una Comunità di Pratica.

È quindi un vero e proprio strumento di guida per  tutte quelle Regioni/Amministrazioni, Aziende, Stakeholder che  intraprendono questo graduale percorso di potenziamento dell’assistenza territoriale, in linea con le indicazioni di carattere nazionale in tema di PNRR e con gli standard di recente approvati con il DM 77 (“Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale" - GU Serie Generale n.144 del 22-06-2022).

Si tratta di un vero e proprio cambio di passo nella vision della sanità territoriale che sarebbe scotomizzata se non affrontasse anche il tema della integrazione sociosanitaria per la presa in carico di tutte le fragilità. Link al Manuale operativo sul sito di AGENAS.

 

NOTIZIE DI FAMIGLIA

Uno sguardo a Federsanità nazionale e alle altre Federazioni regionali

 

Confronto sulla Missione 6 del PNRR nell’ambito dell’evento “Missione Italia”. "Il PNRR è la straordinaria opportunità di rilancio dell’intero sistema dell’assistenza. Centrale sarà quanto sapremo attuare quanto delineato rispetto al tema della prossimità territoriale". Così la Presidente di Federsanità Tiziana Frittelli nella sua introduzione alla sessione alla due giorni di "MIssione Italia", la due giorni di confronto sulla missione 6 del PNRR promossa da Federsanità. Maggiori informazioni qui.

Approvato il bilancio consuntivo 2021 all'assemblea nazionale di Federsanità ANCI. L'Assemblea Nazionale Federsanità, tenutasi a Roma lo scorso 22 giugno, ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo annuale 2021 e la relazione programmatica per il 2022, con una particolare attenzione ai risultati ottenuti a livello nazionale: dalla straordinaria visita in Vaticano a Papa Francesco, al risanamento dei conti, alla crescita degli Associati, alle sinergie attivate con il Ministero Salute, AGENAS, ISS, ANCI Nazionale, Conferenza delle Regioni, Parlamento, altre istituzioni associazioni e organizzazioni. A questo link la relazione della Presidente di Federsanità Tiziana Frittelli.

Donare gli organi: simpatia ed empatia di una scelta consapevole. “Donare è essere in empatia con l'altro: comprendere i problemi che l’altro può avere, renderli propri, creare una sintonia tale da mettere a disposizione dell’altro qualcosa di personale”. Tutto il valore della donazione d’organi e tessuti nelle parole del professor Umberto Cillo, direttore del Centro trapianti di fegato dell’Università di Padova, in questo video a cura del progetto regionale “Rete di Vita” per la promozione della cultura del dono.

Rafforzare le reti tra Comuni, Aziende sanitarie e comunità attive per promuovere la salute. Presente al XIX Meeting della Rete Italiana Città Sane OMS anche il vicepresidente vicario di Federsanità ANCI Giuseppe Napoli, per promuovere la collaborazione tra Aziende sanitarie e Comuni sul fronte dell’integrazione sociosanitaria. Maggiori informazioni sul sito di Federsanità.

 

ASSOCIATI NEWS

Vita e buone pratiche delle ULSS del Veneto e dei Comuni nostri associati

 
Infermieri che fanno la differenza. Dall'ULSS 4 Veneto Orientale, in collaborazione con il Corso di Laurea in Infermieristica generale dell'Università degli studi di Padova - Sede di Portogruaro, un video di promozione della professione infermieristica e dell'iscrizione ai corsi di laurea dedicati, tra nuove competenze ed esperienze. Link al video.

Radiologia a domicilio per gli ospiti dei centri servizi dell'ULSS 1 Dolomiti. Già eseguiti i primi interventi nel Centro Servizi di Borgo Valbelluna. Il sistema di telemedicina e medicina di prossimità sarà esteso a tutte le case di riposo dell'ULSS Dolomiti grazie alla collaborazione con le strutture residenziali e coi Medici di Medicina Generale. Maggiori informazioni qui.

 

LEGISLAZIONE SANITARIA, IN PILLOLE

Gli ultimi aggiornamenti su leggi e decreti di Ministero e Regione

 

Dal Ministero della Salute la nuova definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale. Il Decreto ministeriale 77 del 23 maggio scorso, con entrata in vigore dal prossimo 7 luglio, ridefinisce il modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale. Link al documento in Gazzetta Ufficiale e nel sito di AGENAS.

Approvato il percorso regionale di formazione complementare in assistenza sanitaria dell'osperatore sociosanitario. Aggiornate le modalità organizzative di rpogrammazione e  attuazione dei corsi di formazione per operatori sociosanitari nella Regione del Veneto. Maggiori informazioni nella delibera regionale.

Partito in Veneto lo screening per l'epatite C. Provocata dal virus HVC, l'epatite C è una malattia del fegato che può restare asintomatica per anni. La campagna di vaccinazione attivata in tutte le ULSS del Veneto si rivolge alle persone nate tra il 1969 ed il 1989. Tutte le informazioni sul sito della Regione.

 

VERDE COME LA SALUTE

Spunti e riflessioni per una sanità rispettosa dell'ambiente

 
 

Quel triangolo che lega clima secco, ambiente in crisi e danni per la salute. Precipitazioni ai minimi storici, laghi in secca, fiumi asciutti. L’estate di quest’anno si annuncia già particolarmente siccitosa per il nostro Paese, con conseguenze a cascata su tutto il settore agricolo e sulla filiera alimentare. Ma qual è l’impatto della siccità sulla salute umana? Nello studio del rapporto tra ambiente e salute si distinguono i danni diretti (dovuti ad esempio alle ondate di calore) da quelli indiretti (come nel caso delle malattie connesse all'inquinamento atmosferico). Tra gli effetti indiretti, spicca su tutti l’aumento sensibile nell'incidenza di molte malattie trasmissibili, che proprio in climi caldi e secchi trovano terreno fertile per diffondersi. Qui un approfondimento della Fondazione Veronesi.
 

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UNA PAROLA AL MESE
VAIOLO
 

Lo davamo per scomparso, eradicato, definitivamente sconfitto, e invece lui è tornato. Parliamo del VAIOLO, un’infezione di origine virale che causa gravi eruzioni cutanee, febbre e, nei casi peggiori, anche la morte. Etimologicamente il termine deriva dal latino variola – il nome del virus all’origine dell’infezione – che a sua volta rimanda a varius, ossia “vario”, chiazzato”: questo è infatti lo stato del corpo investito dal vaiolo, con vescicole rosse e purulenti che si diffondono sulla pelle. Si tratta di una malattia antica e tenace, dovuta al contatto ravvicinato tra l’essere umano e le prime specie animali addomesticate, che a partire dall’800 abbiamo contrastato per mezzo del vaccino, sino all’eradicazione annunciata dall’OMS nel 1980.

Fu proprio studiando il vaiolo che nel 1796 il medico inglese Edward Jenner si accorse di come le inoculazioni controllate di vaccinia (il virus scatenante il vaiolo bovino) potessero immunizzare dal virus variola, che invece infettava gli umani. Ci vollero però altri 150 anni prima che, tra il 1958 e il 1977, una massiccia campagna mondiale di vaccinazione portasse all’azzeramento dei casi di vaiolo, al punto da farne la prima malattia ad essere dichiarata eradicata nella storia dell’umanità. Nonostante ciò, si continuò saggiamente a studiare il virus del vaiolo in centri di ricerca sicuri e dedicati, per farsi trovare pronti a un suo (sempre possibile) ritorno. Così, infatti, è stato.

Nell’ultimo mese un virus del genere orthopoxvirus, molto simile a variola e all’origine del cosiddetto “vaiolo delle scimmie”, ha cominciato a circolare in decine di Paesi del mondo, registrando alcune migliaia di casi di infezione (già oltre 2.000 nel momento di invio di questa newsletter, circa 70 in Italia). Monkeypox – questo il nome scientifico del virus – si chiama in questo modo perché individuato per la prima volta nel 1958 in alcune scimmie da laboratorio. Dalla sua scoperta, il virus è rimasto confinato in diverse zone dell’Africa occidentale e centrale, manifestandosi ciclicamente in ondate di infezioni locali. Ma monkeypox può colpire anche altri animali: di lì, tramite infezione zoonotica, è saltato negli esseri umani e si è oggi diffuso in Paesi rispetto ai quali la malattia non è endemica.

Secondo quanto confermato dall’Istituto Superiore di Sanità, il virus non si trasmette facilmente da persona a persona: i dati finora disponibili sembrano suggerire che la trasmissione avvenga prevalentemente attraverso rapporti intimi. La malattia si risolve in genere spontaneamente in 2-4 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche, anche se possono venir somministrati degli antivirali quando necessario. Fino a questo momento, la sorveglianza epidemiologica attivata dal Ministero della Salute ha riscontrato che la maggior parte dei casi ha avuto sintomi lievi con un decorso benigno: la situazione, in sostanza, è per ora sotto controllo.

Ma la notizia dell’arrivo in Europa del vaiolo delle scimmie dovrebbe farci riflettere: dopo Sars-Cov-2, si tratta infatti di un nuovo episodio di zoonosi, ossia di infezione che si innesca per via del contatto ravvicinato tra essere umano e specie animali selvatiche. Uno studio molto influente pubblicato su Nature ha calcolato come, negli ultimi 30 anni, il 70 % delle nuove malattie registrate è stato di origine zoonotica. Le cause? Riscaldamento globale, deforestazione, distruzione degli habitat naturali, predazione delle specie selvatiche che rappresentano un serbatoio per i virus con cui poi gli esseri umani entrano in contatto. È una storia che, dopo la pandemia di Covid-19 cominciata al wet market di Wuhan, conosciamo ormai fin troppo bene. E ogni storia si sa, se presa alla leggera, corre sempre il rischio di ripetersi.
 

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Per questo mese è tutto, appuntamento al prossimo numero. Nel frattempo potete seguire Federsanità ANCI Veneto su Facebook, LinkedIn e Instagram:

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