QUEI DONI CHE VALGONO UNA VITA: UN PROGETTO “MADE IN VENETO” PER PROMUOVERE LA DONAZIONE D’ORGANI (copy)

Finanziato dalla Regione del Veneto per il prossimo biennio, il progetto mira da una parte a formare gli operatori delle Anagrafi comunali per la raccolta dell’espressione di volontà alla donazione d'organi, dall’altra a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della donazione. I partner coinvolti AIDO Regionale Veneto, ANCI Veneto, Federsanità ANCI Veneto, ANUSCA Veneto, Centro Nazionale Trapianti e Coordinamento Regionale per i Trapianti.

È il dono più grande. Per definizione l’ultimo che si può fare, quello che si è premeditato con più largo anticipo. Decidere di donare gli organi può davvero cambiare la vita altrui, ed è oggi più semplice che mai: chi è maggiorenne può registrare la propria dichiarazione di volontà presso l’Ulss di appartenenza o in uno dei dieci Centri Regionali per i Trapianti (CRT) del Veneto. In alternativa, può dare agevolmente il proprio assenso alla donazione presso l’Anagrafe del Comune di residenza al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità. In Veneto sono 353 i Comuni abilitati alla raccolta del consenso, per un totale di 512mila dichiarazioni di volontà già registrate nel Sistema Informativo Trapianti (SIT). Tra le organizzazioni impegnate a rafforzare ulteriormente la raccolta dei consensi alla donazione degli organi c’è anche Federsanità ANCI Veneto, che nell’ambito di un nuovo progetto regionale curerà l’organizzazione di un evento formativo ad hoc, rivolto proprio al personale delle Anagrafi comunali.

All’atto di rilascio della nuova carta d’identità, infatti, solo il 30% dei veneti decide di esprimersi sulla donazione degli organi, tre volte su quattro con parere favorevole – un dato questo superiore alla media nazionale. Rimane quindi un 70% dei cittadini che ancora non si esprime, ed è a questi cha guarda il progetto dedicato che coinvolge AIDO Regionale Veneto, ANCI Veneto, Federsanità ANCI Veneto, ANUSCA Veneto, Centro Nazionale Trapianti e Coordinamento Regionale per i Trapianti. Il progetto in questione, sostenuto per il prossimo biennio da un finanziamento di 100mila euro della Regione del Veneto, mira da una parte a formare gli operatori delle Anagrafi comunali per la raccolta dell’espressione di volontà, dall’altra a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della donazione. Negli ultimi cinque anni, sono già stati formati con questo approccio ben 1250 operatori in servizio nelle Anagrafi di 508 Comuni del Veneto, in molti dei quali la registrazione di volontà è ora in via di attivazione.

“Questo progetto parte da lontano”, spiega il dottor Giuseppe Feltrin, Coordinatore Regionale trapianti, “ed è un progetto strategico, dal momento che gli enti locali sono la principale interfaccia con i cittadini. In questo senso, la collaborazione con Federsanità rappresenta un punto di forza, perché agisce da anello di collegamento tra i servizi sanitari che si occupano di trapianti e le amministrazioni locali che raccolgono le espressioni di volontà a donare. Lavorare in rete anche con gli altri partner di progetto ci dà quindi la possibilità di diffondere il più possibile la cultura della donazione, affinché ogni cittadino sappia che ha l’opportunità di esprimere facilmente la propria volontà di donare gli organi e che può trovare in noi una ‘sponda’ ogniqualvolta abbia bisogno di informazioni”.

“Ci sono doni, anonimi e gratuiti, che valgono una vita”, aggiunge il presidente di Federsanità ANCI Veneto, dottor Domenico Scibetta. “Esprimere per tempo la propria volontà sulla donazione, qualunque essa sia, è un diritto e una garanzia che la scelta venga rispettata, sollevando gli affetti più vicini, la famiglia e i parenti, dalla responsabilità di dovere scegliere al posto tuo. Nel 2020, per via della pandemia di Covid-19, le espressioni di volontà e le donazioni sono giocoforza diminuite, ma la macchina regionale dei trapianti non si è di fatto mai fermata”.

Si calcola che in Veneto avvenga una donazione d’organi ogni due giorni circa e nel primo semestre del 2020, tra i deceduti, si sono registrati 81 donatori d’organi utilizzati, 1050 di tessuti oculari, 80 di multitessuto, 51 di cute. Ma non bisogna dimenticare che alcune tipologie di tessuto come la placenta, gli opercoli cranici e i tessuti vascolari e ossei possono essere donati in vita senza alcuna complicazione per la propria salute. Sempre nel primo semestre del 2020, i donatori viventi di tessuti sono stati 275, a riconferma di quanto la sensibilità alla donazione sia forte e radicata in Veneto.
 

Per maggiori informazioni sulla donazione d’organi in Veneto:

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