Ulss Euganea 6 approva il nuovo atto aziendale. Il Dg Scibetta: “Nasce dal confronto, non è solo una formalità”

Con il nuovo atto aziendale ai posti letto della Ulss 6 Euganea passano da 1927 a 2038 posti, aumentano le Unità Operative Semplici e Dipartimentali che passano da 138 a 143, viene rafforzata anche la logica di rete sanitaria con riorganizzazioni negli ospedali spoke. “L’Ulss 6 esce rafforzata, sempre più modellata alle necessità di salute, andando a valorizzare i nostri professionisti, riconoscendone le eccellenze ed i punti di riferimento per alcune patologie di larga diffusione”, evidenzia il DG Domenico Scibetta.

29 OTT - E’ stato approvato all’unanimità dalle OOSS e dal Collegio di Direzione il nuovo atto aziendale della Ulss 6 Euganea. Un documento che disciplina, nel rispetto della normativa vigente e della pianificazione regionale e locale, l’organizzazione, le articolazioni di governo ed il funzionamento dell’Azienda sanitaria, evidenziando compiti e livelli di responsabilità dei suoi dirigenti, promuovendo la partecipazione dei professionisti alle scelte strategiche aziendali.

“L’atto aziendale è la fotografia dell’assetto attuale - argomenta il DG Domenico Scibetta – aggiornato, primo perché i modelli organizzativi evolvono rapidamente e in secondo luogo perché, alla luce della revisione delle schede ospedaliere approntata dalla Regione del Veneto, era necessario rimettere a fuoco alcune questioni. L’atto aziendale non è meramente burocratico ma scaturisce da un percorso di dialogo, elaborazione, condivisione con tutte le Organizzazioni Sindacali e con il Collegio di Direzione dove siede la totalità dei direttori di dipartimento. E, con una punta di orgoglio, posso dire che l’atto aziendale elaborato dalla direzione strategica dell’Ulss 6 è stato approvato all’unanimità sia dalle OOSS che dal collegio di direzione”.


Il documento appena approvato introduce alcune importante novità organizzative riordinando, alla luce della riorganizzazione delle Ulss che nel territorio padovano passarono nel 2016 da tre Ulss ad una, l’Euganea in forza della Legge 19/2016 della Regione del Veneto.

“Con il nuovo atto infatti – illustra Scibetta – vengono recepite nell’assetto organizzativo le schede di dotazione ospedaliera di cui alla DGR 614 del maggio 2019, con la quale la Giunta Regionale ha approvato, appunto, le schede di dotazione delle strutture ospedaliere e delle strutture sanitarie di cure intermedie. In sintesi si potrebbe dire che, al netto dell'ospedale Sant’Antonio, che dal primo gennaio scorso è stato assorbito dall’Azienda ospedaliera universitaria, la Ulss 6 Euganea è passata, da 1927 a 2038 posti letto e con un assestamento delle apicalità da 67 a 69”.

Aumentano poi le Unità Operative Complesse – si legge nell’atto aziendale -  ossia i cosiddetti reparti guidati da un primario, che passano da 107 a 190, così come le Unità Operative Semplici e Dipartimentali che passano da 138 a 143.

“Particolarmente importante – continua il DG Scibetta – è la revisione organizzativa e il potenziamento della logica di rete e di specializzazione dell'offerta. Innanzitutto vengono riconosciuti come ospedali spoke i presidi di Cittadella e di Camposampiero con una organizzazione dipartimentale peculiare per ogni singolo presidio, finalizzata ad una migliore e più efficiente gestione; la rete dei laboratori ha poi il fulcro su strutture complesse di riferimento uniche per tutto il territorio, penso alla medicina di laboratorio dell’ospedale di Schiavonia che coordina l’intera rete dei laboratori Ulss, così come il trasfusionale e l’anatomia patologica dell’ospedale di Camposampiero, che fungono da punto di riferimento unico aziendale. Dall’Atto Aziendale ne esce rafforzato il ruolo di Piove di Sacco con alcune peculiarità quali la chirurgia del piede, la chirurgia del pavimento pelvico, la riabilitazione e le riabilitazioni in ambito cardiovascolare e neurologico”.
 
Con questo atto aziendale, non poteva certo mancare un rafforzamento che rispondesse al meglio alle nuove esigenze che l’emergenza sanitaria impone. Come il rafforzamento “dell’Unità Operativa Semplice (UOS) per la riabilitazione pneumologica a Cittadella, alla UOS ‘letti monitorati’ a Schiavonia, alle strutture intermedie per un più forte monitoraggio e supporto alle residenze per anziani, all’UOS ‘rischio clinico’ che assume una maggiore rilevanza vista la strategicità della tematica in epoca Coronavirus. Penso infine alla ridenominazione delle strutture della prevenzione con UOS totalmente dedicate a malattie infettive e vaccinazioni. Insomma da questo Atto Aziendale 2020 – conclude Scibetta – l’Ulss 6 ne esce rafforzata, sempre più modellata alle necessità di salute, andando a valorizzare i nostri professionisti, riconoscendone le eccellenze ed i punti di riferimento per alcune patologie di larga diffusione”.

Endrius Salvalaggio
29 ottobre 2020
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